
la zecca di Napoli
Alfonsino:
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Alfonsino d'oro: moneta d'oro emessa nel Regno di Napoli da Alfonso I di Napoli (1442-1458). Aveva il valore di un ducato e mezzo e fu battuta nella zecca di Gaeta nel 1437 e poi a Napoli nel 1442. Al diritto era rappresentato il re a cavallo ed al rovescio lo stemma degli Aragona.
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Alfonsino d'argento: grosso emesso a Napoli da Alfonso I di Napoli. Il re era effigiato al dritto seduto in trono con lo scettro e il globo (sormontato da croce); al rovescio lo stemma degli Aragona
Alfonsino

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Armellino (ermellino): moneta d'argento del valore di 1/2 carlino emessa per la prima volta a Napoli e a L'Aquila da Ferdinando I (1456-1494) per commemorare l'istituzione dell'Ordine Militare dell'Armellino. Fu emessa anche dai suoi successori Alfonso II e Ferdinando II. Presentava al dritto un armellino andante con la scritta DECORUM ed al rovescio lo stemma degli Aragona.
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Armellino fu anche il nome di una moneta d'argento del valore di mezzo paolo emessa a Pesaro dai duca di Urbino Francesco Maria I Della Rovere (1508-1538) e Guidubaldo II della Rovere (1538 - 1574). Recava da una parte l'effigie del protettore di Urbino, san Crescentino, a cavallo e dall'altra un armellino con il motto NUMQUAM. Fu popolarmente detta volpetta.
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Armellino

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Carlino: nome di monete d'oro e d'argento emesse per la prima volta a Napoli dalla fine del XIII da Carlo I d'Angiò. Quella d'argento fu battuta fino al 1860. Le prime monete presentavano al rovescio la scena dell'Annunciazione e per questo motivo furono anche chiamate Saluto.
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Il nome fu preso più tardi anche da altre monete
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Carlino

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Cavallo: nome di diverse monete di piccolo taglio emesse da Ferdinando I per Napoli e per la Sicilia. Fu battuta nella zecca di Napoli ma anche in quelle di Aquila, Amatrice, Capua, Sulmona. In seguito furono battiti solo i multipi. La moneta da tre cavalli fu emessa per l'ultima volta nel 1804.
Cavallo

Cavallo di Ferdinando I di Napoli (1458-1494).
Coronato
Coronato: carlino emesso nel 1458 da Ferdinando I di Napoli per commemorare la propria incoronazione avvenuta a Barletta.
Al diritto presenta il re seduto al centro. Ai lati un cardinale che gli impone la corona e dall'altro un vescovo che collabora. Intorno la scritta + CORONATVS QVIA LEGITIME CERTAVIT.
Al rovescio la croce di Gerusalemme ed intorno + FERDINANDVS D:G:R:SICI:IER:VNG
Ferdinando emise anche altri due coronati con tipi diversi: uno con il busto del re e la stessa scritta, rappresentato nella foto, e l'altro con lo stesso dritto ed al rovescio San Michele Arcangelo che uccide il drago.
Esistono altre monete con lo stesso nome.

Coronato 1462
