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Napoli

Pompei

Il sito di Pompei, che nel primo decennio del nuovo millennio è stato visitato costantemente da oltre due milioni di persone all'anno, è risultato essere nel 2013 il secondo sito italiano per numero di visitatori, con 2.457.051 persone e un introito lordo totale di 20.337.340,30 Euro (preceduto solamente dal sistema museale che comprende Colosseo, Foro Romano e Palatino). Nel 1997, per preservarne l'integrità e sottolinearne l'importanza, le rovine, gestite oggi dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, insieme a quelle di Ercolano ed Oplonti, sono entrate a far parte della lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Ercolano

Secondo Dionigi di Alicarnasso, Ercolano fu fondata da Eracle di ritorno dall'Iberia, mentre secondo una versione meno mitologica, riportata da Strabone, fu fondata dagli Osci su un promontorio tra due torrenti, ai piedi del Vesuvio, affacciata sul mar Tirreno. Fu quindi conquistata dagli Etruschi, dai Pelasgi, dai Sanniti per poi passare nell'alleanza romana, trasformandosi in un piccolo borgo fortificato con mura di modeste dimensioni. Durante le guerre sociali, Ercolano, così come le altre città della zona, si ribellò a Roma e venne quindi conquistata da Titius Didius, un legato di Lucio Cornelio Silla, nell'89 a.C., ottenendo nel 30 a.C. lo stato di municipio. Fu da questo periodo che si trasformò principalmente in un centro di villeggiatura, risentendo in misura sempre maggiore dell'influsso della vicina Neapolis, della quale può essere considerata un suburbio

Scavi archeologici di Stabia

Sulle origini di Stabiae non si hanno date certe: la zona era sicuramente già abitata durante l'età del ferro, come testimonia il ritrovamento di alcune tombe. La realizzazione di un piccolo centro urbano si deve invece agli Osci che scelsero il territorio di Varano per la sua posizione strategica, data la vicinanza al mare e le fertili campagne circostanti

Napoli sotterranea

Napoli sotterranea è un complesso di cunicoli e cavità scavate nel tufo poste nel sottosuolo di Napoli; vi si trovano soprattutto innumerevoli forme di ambienti ed architetture classiche, greche e romane.

Il suo nome deriva dall'omonimo libro scritto nel 1889 dall'ingegnere Guglielmo Melisurgo, il quale si definì ipogeo per la sua attività di ispezione dell'infinita rete di cavità della città.

Teatro romano di Neapolis

teatro romano di Neapolis (detto anche teatro romano dell'Anticaglia) è un sito archeologico che sorge nel cuore del centro storico di Napoli, presso il decumano superiore.Il sito è precisamente ubicato nella zona compresa tra via Anticaglia a nord, via San Paolo a ovest e vico Giganti a est. Insiste nella parte sottostante il vico Cinquesanti, che lo scinde verticalmente.Una parte del teatro costituisce l'ultima tappa del percorso riguardante la Napoli sotterranea mentre altri frammenti sono liberamente visibili lungo i decumani.

Galleria borbonica

Il Tunnel Borbonico, o Galleria Borbonica, è una cavità sotterranea di Napoli che si estende sotto la collina di Pizzofalcone, nei pressi di Palazzo Reale, nel quartiere San Ferdinando.

Cimitero delle Fontanelle

l cimitero delle Fontanelle (in napoletano 'O campusanto d' 'e Funtanelle) è un antico cimitero della città di Napoli, situato in via Fontanelle.

Chiamato in questo modo per la presenza in tempi remoti di fonti d'acqua, il cimitero accoglie 40.000 resti di persone, vittime della grande peste del 1656 e del colera del 1836.

Il cimitero è molto noto anche perché vi si svolgeva un particolare rito, detto delle "anime pezzentelle", che prevedeva l'adozione e la sistemazione di un cranio (detta «capuzzella»),al quale corrispondeva un'anima abbandonata («pezzentella» quindi) in cambio di protezione.

Maschio Angioino

Castel Nuovo, meglio noto come Maschio Angioino, è uno storico castello medievale e rinascimentale, nonché uno dei simboli della città di Napoli.

Il castello domina la scenografica piazza Municipio ed è sede della Società napoletana di storia patria e del Comitato di Napoli dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, ospitato nei locali della SNSP.

Nel complesso è situato anche il museo civico, cui pertengono la cappella palatina e i percorsi museali del primo e secondo piano.

Palazzo Donn'Anna

Il palazzo Donn'Anna, ubicato all'inizio di via Posillipo, è un palazzo monumentale del XVII secolo, nonché uno dei più celebri palazzi di Napoli.

Vesuvio

Il Vesuvio è un vulcano esplosivo in stato di quiescenza dal 1944, situato nel versante orientale della città metropolitana di Napoli, nel territorio dell'omonimo parco nazionale istituito nel 1995. La sua altezza, al 2010, è di 1.281 m, sorge all'interno di una caldera di 4 km di diametro.

Teatro di San Carlo

Il Teatro di San Carlo, già Real Teatro di San Carlo, citato spesso come Teatro San Carlo, è un teatro lirico di Napoli, nonché uno dei più famosi e prestigiosi al mondo.

Complesso archeologico di Baia

Il complesso archeologico di Baia è un'area archeologica situata a Baia, frazione di Bacoli, nell'area dei Campi Flegrei. Rimane oggi soltanto quella che allora era la parte collinare della città, trovandosi la rimanente sotto il livello del mare, sprofondata a causa di fenomeni bradisismici.

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